
La UNI 10339:1995 fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento.
In una delle ultime riunione del CT di giugno 2019, si è ritornato a parlare della UNI 10339 in quanto necessita di modifiche sostanziali per una parte dei contenuti della norma. Il progetto, rimasto in stand-by per molto tempo, è stato ripreso per mano grazie anche all’uscita della “Energy performance of buildings – Ventilation for buildings – Part 1: Indoor envi- ronmental input parameters for design and assessment of energy performance of buildings addressing indoor air quality, thermal environment, lighting and acoustics – Module M1-6”
Ricordiamo che il CTI è un Ente federato all’Ente Nazionale di Unificazione (UNI).
Nel corso della riunione del 5 giugno si è quindi partiti da quest’ultima bozza commentata, attraverso la quale si sono evidenziati i punti di contatto con la EN 16798. Le modifiche però non hanno riguardato i contenuti, bensì l’organizzazione dell’opera.
“È stata infatti avanzata l’ipotesi di suddividere la norma in quattro parti. Più nello specifico, esse potranno essere:
– Parte 1 – Classificazione degli impianti aeraulici e prescrizioni per sistemi e componenti;
– Parte 2 – Procedura di offerta e di fornitura degli impianti aeraulici;
– Parte 3 – Metodi e indicazioni per il progetto della ventilazione in edifici e ambienti non residenziali;
– Parte 4 – Metodi e indicazioni per il progetto della ventilazione in edifici e ambienti residenziali.”
Scopo principale: rendere il testo più agevole

La finalità è innanzitutto quella di rendere la UNI 10339:1995 più agevole; in secondo luogo, la suddivisione potrebbe aiutare a superare le divergenze, o quantomeno non bloccare l’intero testo per disaccordi su pochi punti.
Attendiamo dunque la prossima riunione per capire come si vorrà proseguire.