Contaminazione da radon

Gazzetta ufficiale delle Comunità europee

Raccomandazione Euratom 928-2001 sulle indicazioni per le acque destinate a consumo umano

RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 20 dicembre 2001 sulla tutela della popolazione contro l’esposizione al radon nell’acqua potabile.


repubblica italiana

D. Lgs 230/95 la valutazione e il controllo dei livelli di esposizione dei lavoratori alla radioattività naturale.

In Italia, dall’anno 2000, sono previste norme specifiche per la tutela dei lavoratori e della popolazione dall’esposizione al radon negli ambienti di lavoro. Il D. Lgs 230/95 ha infatti introdotto la valutazione e il controllo dei livelli di esposizione dei lavoratori alla radioattività naturale, individuando alcune tipologie di luoghi di lavoro quali catacombe, tunnel e tutti i luoghi di lavoro sotterranei, nei quali i datori di lavoro hanno l’obbligo di effettuare misure e valutazioni. Il livello di riferimento, espresso come concentrazione media annua di radon in aria, corrisponde a 500 Bq/m3, oltre il quale il datore di lavoro deve intervenire con più approfondite valutazioni, anche in relazione ai tempi di permanenza dei lavoratori nei locali indagati, ed eventualmente con azioni di bonifica.


regione lombardia
Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas Radon in ambiente indoor

Queste linee guida intendono rappresentare uno strumento operativo per i Comuni, per i progettisti e per i costruttori di edifici e mirano a fornire indicazioni e suggerimenti riguardanti la realizzazione di nuovi edifici radon-resistenti e le azioni per ridurre l’esposizione al gas radon nel caso di edifici esistenti, anche in sinergia con gli interventi finalizzati al risparmio energetico.

Per determinare la concentrazione di radon presente in un locale ci si può rivolgere all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ARPA della propria regione. Gli strumenti di misura (dosimetri) vanno posizionati preferibilmente nei locali dove si soggiorna più a lungo.

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