PUBBLICAZIONI
Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici. [DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 luglio 2022. ]
La qualità dell’aria indoor è un requisito essenziale per garantire la buona salute negli ambienti scolastici e per lo sviluppo conoscitivo degli alunni. A seguito della pandemia da COVID-19, inoltre, particolare attenzione è stata rivolta verso gli agenti microbiologici aerodispersi.
Le presenti linee guida, redatte sulla base del parere dell’Istituto superiore di sanità, contengono le raccomandazioni operative circa l’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione, nonché standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici, fermo restando le altre azioni di prevenzione e riduzione del rischio.
SICUREZZA E BENESSERE NELLE SCUOLE: Indagine sulla qualità dell’aria e sull’ergonomia.
Studio realizzato dalla ConTARP e dalla CSA dell’INAIL su alcuni Istituti di scuola superiore secondaria del comune di Roma per valutare la qualità dell’aria e l’ergonomia degli ambienti e i relativi interventi di prevenzione.
REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DEGLI ASILI NIDO Gazzetta Ufficiale n° 174 del 29/07/2014
Ai fini della prevenzione incendi con i raggiungimenti degli obbiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni contro i rischi di incendio, le attività inerenti alla progettazione, costruzione e esercizio degli asili nido vengono regolamentate nel nuovo Decreto del 16 luglio 2014.
Tra i vari obbiettivi c’è ovviamente anche quello di limitare la produzione e la propagazione di un incendio attraverso la realizzazione di impianti progettati a regola d’arte che evitino il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi e che non costituiscano elemento di propagazione di fumi e/o fiamme, anche nella fase iniziale degli incendi.
GESTIONE DEL SISTEMA SICUREZZA E CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA
INAIL e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno pubblicato il manuale che affronta il tema della saluta e della sicurezza sul lavoro nella scuola andando a esplorare diversi argomenti, tra i quali la manutenzione periodica degli impianti aeraulici.
Rep.Atti n. 124 del 18 novembre 2010
Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2011
MANUALE PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE NELLE COMUNITA’ INFANTILI E SCOLASTICHE
Pubblicazione (anno 2010) dell’assessorato alla sanità della Regione Veneto – Direzione Prevenzione
Il manuale qui riportato presenta numerosi elementi di spunto utili sia per gli operatori del settore, insegnanti e personale non docente, che per i tecnici incaricati di realizzare i progetti dei nuovi edifici. La pubblicazione fornisce infatti una panoramica molto vasta di quelle che sono le patologie più comuni ed i rimedi da utilizzare nel caso si manifestino. Vale però la pena di sottolineare un aspetto abbastanza critico che riguarda le patologie legate ad agenti chimici, fisici o microbiologici aerotrasportati: il documento suggerisce infatti di aerare abbondantemente i locali ed evitare la diffusione della patologia agli altri occupanti e non fa cenno alla possibilità di utilizzare sistemi di ventilazione meccanica.
Tale situazione risulta particolarmente critica soprattutto in funzione della sempre maggior attenzione al contenimento dei consumi energetici e delle attuali disposizioni tecnico normative. In particolare la norma UNI 10339 (Impianti aeraulici ai fini di benessere – Generalità, classificazione e requisiti – Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura) stabilisce un rateo minimo di ventilazione da utilizzare all’interno degli ambienti scolastici in funzione del tipo di istituto e dell’affollamento. La norma tecnica indica inoltre delle prescrizioni relative alla necessità di utilizzare un sistema di filtrazione dell’aria adeguato al contesto e particolari accorgimenti da utilizzare nella collocazione della presa aria esterna. La scelta di ignorare completamente questa problematica appare assolutamente inadeguata al contesto degli edifici scolastici, spesso collocati in centro alle città o ai paesi ed in molti casi sovraffollati, ed alla tutela degli studenti e del personale. L’indicazione di utilizzare la ventilazione naturale specie nel periodo invernale comporta, oltre ad elevate dispersioni energetiche, l’immissione all’interno degli ambienti di aria non filtrata alla temperatura esterna con notevoli oscillazioni della temperatura interna che possono favorire l’insorgenza di disturbi stagionali quali l’influenza.
DM 18 DICEMBRE 1975 – EDIFICI SCOLASTICI
Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica (GU 2 febbraio 1976 n. 29) Articoli relativi agli impianti di climatizzazione/ricambio aria: 5.3.11 e seguenti
Nel 2011 la Società Italiana di Pediatria è stata chiamata dalla Regione Abruzzo in seguito al pesante terremoto de L’Aquila a dare delle line guida per la ristrutturazione o la ricostruzione delle scuole con un occhio di riguardo a quelle che sono le vere esigenze dei veri fruitori di queste strutture: i bambini.
Nel 2010 il Ministero dell’Ambiente ha prodotto una pubblicazione dal titolo “QUALITA’ DELL’ARIA NELLE SCUOLE: UN DOVERE DI TUTTI, UN DIRITTO DEI BAMBINI“
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