Tutti in casa o in ufficio abbiamo un deumidificatore, ma sappiamo veramente come funziona?
Partiamo con alcune nozioni base:
UMIDITA’ SPECIFICA: È il rapporto tra la massa di vapor acqueo e la massa d’aria umida, praticamente quanti grammi d’acqua ci sono in un kg d’aria.
UMIDITA’ ASSOLUTA: È la quantità di vapore acqueo (in grammi) contenuta in un metro cubo d’aria.
UMIDITA’ DI SATURAZIONE: È la quantità massima di vapor d’acqua che una quantità d’aria può contenere senza che vi sia condensazione di vapore in acqua liquida.
UMIDITA’ RELATIVA: è definito come il rapporto tra l’umidità assoluta e l’umidità di saturazione (tra la quantità di vapore contenuto nell’aria e la quantità massima di vapore che potrebbe contenere la stessa quantità d’aria alla stessa temperatura).
La maggior parte dei deumidificatori sfrutta un processo meccanico-refrigerativo per far condensare il vapor d’acqua presente nell’aria, e in realtà il principio fisico su cui si basa è molto più semplice del suo nome.
Come funziona il deumidificatore?
Il deumidifcatore non fa altro che raffreddare l’aria e poi riscaldarla.
Esempio: È un’afosa giornata di luglio, partiamo da una condizione critica di 35°C, 70% di umidità relativa e 0,025 gm/gm di umidità specifica. L’aria aspirata dal deumidificatore passa attraverso una serpentina refrigerante, che ne abbassa la temperatura di circa 4 gradi, lasciando invariata l’umidità specifica ma portando l’umidità relativa alla saturazione.