Le 4 regole d’oro per progettare un impianto di climatizzazione

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progettare un impianto di climatizzazione
Credit: Freepick

Ci troviamo ormai in primavera inoltrata (anche se meteorologicamente parlando non si direbbe) e forse è il caso di iniziare a progettare il tuo impianto di climatizzazione in modo da non trovarti impreparato con l’arrivo del caldo afoso dell’estate.

In questo articolo cercheremo di illustrare come progettare un impianto di climatizzazione a regola d’arte.

Non si tratta, infatti, semplicemente dell’istallazione di uno strumento nei luoghi che vogliamo rinfrescare, ma un lavoro di precisione e di studio che parte da molto prima. Parte dalla misurazione e valutazione degli ambienti, dalla temperatura che si vuole raggiungere, dalla potenza o il consumo che ne può scaturire.

1 – L’ambiente

Nel progettare un impianto di climatizzazione si devono studiare gli ambienti sui quali si intende operare. La superficie delle varie stanze (uffici, sale riunioni, laboratori..), i metri quadri o il volume, ed ovviamente la potenza dell’apparecchiatura che si vuole utilizzare.

Importante per eseguire un corretto calcolo della potenza della macchina è la valutazione delle pareti: il loro spessore ed il materiale con cui sono fatte influisce sulla disposizione e sul funzionamento del condizionatore.

Se molto grande l’ambiente potrebbe avere bisogno di una macchina avente un certo numero di BTU (British Thermal Unit), cioè una certa quantità di energia.

2 – L’apparecchio

La scelta deve essere assolutamente rivolta ad apparecchi a norma e quindi provvisti del marchio di qualità IMQ, e di quello CE dell’Unione Europea. È importante verificare il consumo massimo degli apparecchi e valutare se non generi un carico superiore a quello previsto per il contatore della propria utenza.

Attenzione al marchio, alla certificazione e la classe energetica.

Anche il budget non è da trascurare quando si deve progettare un impianto di climatizzazione: un buon impianto prevede l’acquisto di più macchine da disporre nelle varie stanze. Misurando però l’ambiente in maniera corretta e scegliendo la macchina dalla potenza giusta potresti ottimizzare i costi.

3 – L’installazione

Per l’installazione del condizionatore fisso è sempre bene affidarsi ad un tecnico specializzato al fine di posizionare gli apparecchi nella posizione migliore che consenta, quindi, di coprire quanti più metri quadri di superficie possibili facendo sempre attenzione a non esporre lo split alla luce diretta del sole.

La rumorosità è da tenere in considerazione soprattutto se si pensa di installarli e di tenerli accesi, durante le ore notturne, nelle stanze da letto. Per le altre stanze, poiché ormai la maggior parte dei climatizzatori è estremamente silenziosa, un po’ di rumorosità può essere tollerata poiché sarà sovrastata dagli altri rumori di fondo.

Attenzione: il getto d’aria proveniente dal condizionatore non deve essere mai puntato direttamente sulle persone e non devono mai essere posti oggetti davanti all’apparecchio.

4 – La manutenzione

Forse non tutti sanno che nella fase di progettazione è bene inserire anche la manutenzione. Per avere un impianto di climatizzazione sempre in piena efficienza bisogna prevedere di effettuare regolarmente le operazioni di manutenzione suggerite dal costruttore.

Quanto scritto in questo articolo è valido ovviamente per un impianto di climatizzazione residenziale. Ma le regole possono essere seguite tranquillamente anche per uno industriale.

Ovviamente le figure professionali coinvolte saranno molteplici (progettista, architetto, geometra..) ma la base per la realizzazione a regola d’arte è questa.

Evitiamo errori tipo….

Dove le portine d’accesso al canale aria son stata installate PRIMA della progettazione del controsoffitto.

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