Legionella: la soluzione sta nella prevenzione
La legionella è un genere di batteri di cui sono state individuate più di 50 specie. La più pericolosa collegata a più del 90% di casi di legionellosi è la Legionella pneumophila.
Il bilancio europeo della Legionellosi nel 2013 si è chiuso con un netto rialzo! A guadagnarsi il primo posto è stata proprio l’Italia con 1.345 casi registrati, seguita da Francia (1.262), Spagna (811), Germania (805), Olanda (308) e Regno Unito (331).
La Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 maggio 2015 ha approvato le nuove linee guida sulla legionellosi che riuniscono i tre documenti esistenti riguardanti la prevenzione, le strutture ricettive e i laboratori, pubblicati nel 2000 e nel 2005.
Strutture ospedaliere, hotel, impianti termali
Ogni luogo che permette di entrare in contatto con acqua nebulizzata può essere considerato un pericolo. Infatti l’uomo contrae l’infezione attraverso l’inalazione di piccole goccioline di acqua, e quando entrano a contatto con i polmoni insorge l’infezione polmonare.
Punti critici da valutare quando si parla di Legionella:
- H2O riscaldata (circuiti d’acqua calda, acque termali, ecc.);
- H2O stagnante (acqua che viene poco utilizzata: presenza di ‘punti morti’ nella rete idrica);
- aerosol (docce, vasche, lavandini, aeratori dei ruinetti, idromassaggi).
Le nuove linee guida stabiliscono (finalmente) che:
“Per un’efficace prevenzione è d’obbligo che il gestore di ogni struttura turistico-recettiva effettui con periodicità (biennale, preferibilmente annuale) la valutazione del rischio legionellosi […]. La valutazione deve essere effettuata da una figura competente, responsabile dell’esecuzione di tale attività.”
Valutazione del rischio
La valutazione del rischio è fondamentale per acquisire conoscenze sulla vulnerabilità degli impianti in termini di:
- proliferazione batterica al loro interno e di esposizione ad aerosol d’acqua che essi possono determinare;
- stima del possibile impatto potenzialmente causato dagli impianti sulla salute dei loro utenti e, più in generale dei frequentatori (lavoratori compresi);
- definizione ed implementazione delle contromisure adeguate a mitigare il rischio, con un impegno di sforzi e risorse commisurati al potenziale impatto.
Noi di Aria Srl valutiamo lo stato tecnico-igienico degli impianti attraverso i campionamenti di liquidi. Questi ultimi vengono analizzati in un laboratorio accreditato il quale comunica se i valori rientrano nei limiti di accettabilità forniti dalle linee guida.
Successivamente procediamo alla bonifica degli impianti aeraulici attraverso l’utilizzo di sistema tutelato da brevetto di proprietà di Aria SpA basato sull’azione dell’aria compressa e della contemporanea aspirazione del particolato asportato.
Obblighi e responsabilità
Il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio legionellosi presso ciascun sito di sua responsabilità. Di conseguenza deve:
- effettuare la valutazione del rischio legionellosi;
- adottare misure protettive e preventive in relazione al rischio valutato;
- se la valutazione mette in evidenza un rischio per la salute o la sicurezza dei lavoratori, adottare misure tecniche, organizzative, procedurali ed igieniche idonee, al fine di minimizzare il rischio relativo;
- adottare misure idonee affinché i lavoratori e/o i loro rappresentanti ricevano una formazione sufficientemente adeguata.
Il datore di lavoro che non ottempera a quanto previsto da norme e leggi, risponde a titolo civile e penale degli eventi lesivi derivati agli avventori che abbiano contratto la Legionellosi.
Statistiche dell’ISS riferite al 2019
Nel 2019 sono pervenute all’ISS 3.199 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi, di cui 3.164 classificati come confermati e 35 come probabili, in accordo alla definizione di caso europea del 2018 (5). Di questi, 305 casi sono stati identificati a posteriori grazie a un controllo di qualità e completezza dell’ISS con le Regioni.
L’incidenza della legionellosi in Italia è cresciuta negli anni e nel 2019 è risultata pari a 52,9 casi per milione di abitanti:
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Rapporto ISS COVID-19 • n. 21/2020
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