E’ disponibile la “Relazione sulla qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia – anno 2022”.
Il report Arpa FVG conferma che la qualità dell’aria è sostanzialmente buona per le polveri sottili e gli altri inquinanti normati. In tutta la regione i parametri rispettano i valori limite, tuttavia per l’ozono e il benzo (a) pirene, per i quali non esistono valori limite, emergono alcune criticità legate al rispetto del valore obiettivo.
Di fatto viene confermata una criticità per l’ozono su tutto il territorio regionale, mentre per il benzo(a)pirene sono rilevate criticità in alcune zone dove viene utilizzata massivamente la legna per il riscaldamento domestico.
La rete di monitoraggio della qualità dell’aria
Il monitoraggio della qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia viene effettuato tramite una rete di stazioni di misura, veri e propri laboratori dislocati sul territorio regionale. La collocazione territoriale delle stazioni di misura è un fattore fondamentale al fine di poter condurre un efficace monitoraggio della qualità dell’aria.
Nel corso del 2022, la rete di monitoraggio si è arricchita di nuovi strumenti, in particolare rilevatori di PM2.5. L’aggiornamento della rete proseguirà anche nel 2023.
Gli inquinanti attualmente normati e costantemente monitorati da ARPA FVG sono: il materiale particolato (PM10 e PM2.5), il biossido di azoto (NO2), l’ozono (O3), il monossido di carbonio (CO), il biossido di zolfo (SO2), il benzene (C6H6), il benzo[a]pirene (BaP), unico idrocarburo policiclico aromatico (IPA) normato, e alcuni metalli pesanti quali cadmio (Cd), nichel (Ni), arsenico (As) e piombo (Pb).