Che siano pubbliche o private, le strutture veterinarie, come tutte le strutture sanitarie, devono sottostare a delle regole per svolgere le loro attività.
Regole che si applicano agli impianti, alle tecnologie applicate, all’organizzazione e alla struttura. Queste regole ovviamente cambiano a seconda della struttura che ci troviamo davanti (studio veterinario, clinica veterinaria, ospedale veterinario, laboratorio veterinario).
Ma attenzione: cambiano nella sostanza, ma non nella forma.
Dal punto di vista impiantistico infatti, tutte queste strutture hanno bisogno di un’adeguata ventilazione per garantire un ricambio d’aria e una qualità dell’aria idonei secondo le linee guida di riferimento.
CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003
Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano per la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi richiesti per l’erogazione delle prestazioni veterinarie da parte di strutture pubbliche e private.
Che aria si respira dal veterinario?
Cosa ci comunica un odore?
- l’odore è quasi sempre un ottimo indicatore di contaminanti presenti nell’aria;
- le particelle aerodisperse possono essere una causa di possibili contaminazioni patogene per gli animali e il personale;
- le particelle aerodisperse possono aumentare il rischio di esposizione alla malattia dei pazienti.
Con tutte queste premesse, ci saranno sicuramente fior fiori di protocolli e normative nazionali che disciplinano in modo scientifico la ventilazione e la movimentazione dell’aria nelle strutture veterinarie… NO!
Risulta difficile e complicato stabilire con certezza degli standard di ventilazione e di ricambi aria per le strutture ospedaliere veterinarie, ma allo stesso tempo si è del tutto consapevoli che una loro deficienza potrebbe essere la causa di proliferazione di ulteriori malattie, sia nei pazienti animali e sia (forse) negli operatori sanitari.
Linee Guida ISVRA per la Sicurezza in anestesia veterinaria
Bonifica e sanificazione impianto ventilazione aria
Come da D.Lgs. 81 del 09/04/2008, se gli impianti aeraulici vengono utilizzati “devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata deve essere eliminato rapidamente”.
3 regole per la prevenzione delle infezioni aerodisperse negli ambienti veterinari:
- attenta progettazione della movimentazione dell’aria
- corretta realizzazione delle strutture
- piano di manutenzione programmato degli impianti HVAC.