
Oggi leggiamo l’ennesimo articolo sull’importanza della ventilazione per combattere il COVID e ci chiediamo: ma perchè non viene minimamente presa in considerazione dagli “esperti” che da più di un anno stanno “gestendo” la pandemia?
Inconcepibile non prendere in considerazione la tecnologia della VMC
È inconcepibile la rimozione del controllo ambientale indoor dal novero delle tecnologie prese in considerazione per fronteggiare la pandemia: non solo nei trasporti, nella sanità, nella formazione, ma anche in musei, teatri, palestre.
Bisogna ventilare per combattere il COVID e i virus in generale.
Il presidente dell’ANP Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola Antonello Giannelli aveva già chiesto al governo di provvedere a sistemi di areazione degni di questo nome, ma nessuna risposta, nonostante nel sito del Ministero della Salute si denunci da tempo «numerose criticità igienico-sanitarie e di qualità dell’aria indoor» (Gard, 2013) nelle aule.
Una buona ventilazione potrebbe avere un effetto simile a quello di una copertura vaccinale del 50-60%
Come già discusso in un nostro precedente articolo (Inquinamento e Coronavirus? L’uno alimenta l’altro), clima e inquinamento favoriscono la trasmissione e la sopravvivenza del Covid-19. E non solo: influenzano il nostro sistema immunitario.
Infatti nella prima ondata della pandemia, i primi focolai rispecchiano l’industrializzazione del nostro Paese.
Come non prendere in considerazione, dunque, il controllo della qualità dell’aria??
Ciò che caratterizza la pericolosità del SARS-CoV-2 negli spazi chiusi affollati è la crescente concentrazione. Cosa fare?

Ah giusto, i banchi con le rotelle….
La tecnologia italiana di assoluta eccellenza
I distretti industriali italiani del condizionamento dell’aria sono all’avanguardia nel mondo con marchi prestigiosi e tecnologie di assoluta eccellenza, il cui contributo abilitante potrebbe consentire di gestire, anche digitalmente, piccoli e grandi impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) a tecnologia avanzata e mirata là dove ora mancano, o ricircolano aria insalubre, o sono spenti (e di conseguenza deteriorati) per un risparmio miope che mina le difese sociali.
Nella sanità, dove c’è una strage in corso, migliaia di persone muoiono ogni giorno per infezioni ospedaliere, ma il fenomeno viene sottovalutato.
Bisogna invece investire in progetti di dettaglio che dotino le strutture di impianti sicuri, nuovi o riqualificati, in grado di ridurre le concentrazioni di patogeni nell’aria e di impedire le contaminazioni aeree tra reparti confinanti.
Quali benefici dalla Ventilazione Meccanica Controllata?
- Nelle RSA, riapertura delle visite, di maggior durata e con più parenti;
- in scuole e università, 100% di studenti presenti;
- nei trasporti, e in luoghi assimilabili, maggior percentuali di affollamento;
- investimenti pubblici e privati nel presidio ambientale indoor sarebbero anche moltiplicatori del Pil;
- incremento di occupazione a breve-medio termine per l’esecuzione, e a lungo termine per la manutenzione
Lo ripetiamo: bisogna ventilare per combattere il COVID.
Pingback: Tecnologie per sanificare: il Covid spinge l’innovazione – ARIA S.R.L.