Sicuramente possiamo dire che il 2020 e 2021 sono gli anni della corsa al miglior sistema per sanificare e purificare l’aria. Volenti o nolenti, il mondo non è mai stato così pulito.
Quindi spezziamo una lancia a favore di questa “pandemia” che ha sicuramente dato il via alla corsa di offerte di prodotti che contrastano la diffusione di inquinanti chimici, fisici o biologici. Evitando sicuramente il fai da te (vedi nostro articolo “Ozonizzatori casalinghi: no al fai-da-te!” del 1 dicembre 2020) in quanto pericoloso per la salute di tutti, per capire quali prodotti sono efficaci bisogna innanzitutto affidarsi a personale qualificato e certificato.
Come scegliere il servizio migliore?
In molti casi sono tecnologie che esistevano prima della pandemia e che, in questi mesi, si sono evolute in rapporto a un’accresciuta domanda di consumo. Sono il futuro prossimo, se le aziende sapranno mantenere serietà nelle proposte.
Non dimentichiamoci che il Testo Unico Sicurezza esiste dal 2008, e si applica a tutti i settori di attività, pubblici e privati, a tutte le tipologie di rischio, a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, ai soggetti equiparati ai lavoratori.
Sicuramente, visto che i virus viaggiano nell’aria, per locali pubblici, bar e ristoranti, supermercati, ambulatori medici e ovviamente uffici, scuole e case private la tecnologia che consente il ricambio forzato dell’aria (senza aprire le finestre e disperdere i benefici del calore o frescura interna) è la Vmc.
Per ciò che riguarda le tecnologie di sanitizzazione o meglio di purificazione dell’aria parliamo di sistemi che lavorano spesso in combinata alla Vmc (se questa c’è in un palazzo, si può facilmente implementare) e che si basano non sulla sostituzione dei volumi di aria, ma sulla bonifica degli stessi.
La tecnologia italiana di assoluta eccellenza
Non è solo l’anno dello sport!!!
I distretti industriali italiani del condizionamento dell’aria sono all’avanguardia nel mondo con marchi prestigiosi e tecnologie di assoluta eccellenza, il cui contributo abilitante potrebbe consentire di gestire, anche digitalmente, piccoli e grandi impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) a tecnologia avanzata e mirata là dove ora mancano, o ricircolano aria insalubre, o sono spenti (e di conseguenza deteriorati) per un risparmio miope che mina le difese sociali.
Nella sanità, dove c’è una strage in corso, migliaia di persone muoiono ogni giorno per infezioni ospedaliere, ma il fenomeno viene sottovalutato.
Bisogna invece investire in progetti di dettaglio che dotino le strutture di impianti sicuri, nuovi o riqualificati, in grado di ridurre le concentrazioni di patogeni nell’aria e di impedire le contaminazioni aeree tra reparti confinanti.