La sindrome dell’edificio malato

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(Sick Building Syndrome)

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La sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome) – Gli speciali di http://www.expoclima.net/

In uno degli speciali di Expoclima di quest’anno si è parlato di un argomento che sta molto a cuore all’Organizzazione Mondiale della sanità: la Sindrome dell’edificio malato.

Il termine sta ad indicare una serie di disturbi che si manifestano negli occupanti di un ambiente “malato”, ovvero un ambiente che non risponde adeguatamente a determinate caratteristiche di salubrità.

E’ stato dimostrato infatti che questi sintomi si presentano in individui che trascorrono molte ore della giornata in ambienti confinati: questo stile di vita e lavorativo così fortemente radicato comporta l’esigenza di garantire un comfort interno che soddisfi standard microclimatici accettabili.

Come si determina il comfort termico?

La qualità di un ambiente interno è il risultato complessivo di diversi parametri fisico-ambientali come la temperatura, l’acustica e la qualità dell’aria, dell’illuminazione e della ventilazione.

In particolare, la condizione di comfort termico può essere definita:

  • dal punto di vista psicologico, come lo stato psicofisico in cui il soggetto esprime soddisfazione nei riguardi dell’ambiente termico
  • dal punto di vista termosensoriale come la condizione in cui il soggetto non ha né sensazione di caldo né sensazione di freddo, cioè si trova in una condizione termicamente neutra.

Il principale riferimento normativo che richiama e amplia i contenuti della UNI EN ISO 7730, è lo standard UNI EN 15251, e l’approccio che segue è sintetizzabile in due differenti momenti in cui la norma è utilizzabile:

  • Fase di progettazione: scelta della categoria, fissare i valori dei parametri indoor come obiettivo progettuale;
  • Fase di verifica: misurazione dei parametri indoor, determinazione della categoria, confronto con i valori previsti in fase progettuale.

Quali sono le soluzioni più efficaci per attenuare il problema?

Estratto dell’intervista a Mina Bustreo, Marketing & Sales Manager di Jonix srl:

Per ridurre l’inquinamento indoor, e fondamentale cercare di mantenere uno stile di vita sano e sostenibile, […] regolare il sistema di riscaldamento e raffrescamento in modo che la temperatura sia sempre compresa tra i 18° e i 22°, mantenendo un’umidità relativa inferiore al 50 %. La corretta ventilazione degli ambienti consente di ridurre la concentrazione di sostanze inquinanti; è importante inoltre provvedere a una corretta manutenzione e pulizia degli impianti che, se non correttamente controllati, possono diventare veicolo di propagazione delle sostanze inquinanti provenienti dall’esterno. […] Ricordiamo che i filtri presenti nei sistemi di depurazione dell’aria devono essere sostituiti molto di frequente, diversamente questi diventano terreno di coltura per microrganismi e muffe. […]
La bonifica dei canali d’aria è una delle attività più importanti per la corretta gestione tecnico-igienica degli impianti aeraulici. Più precisamente, per bonifica dei canali d’aria si intende la pulizia interna delle condotte di distribuzione dell’aria e la loro sanificazione 
“.

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