Elevati livelli di inquinamento atmosferico affaticano il cervello dei più piccoli.
Gli scienziati del Centre for Research in Environmental Epidemiology di Barcellona parlano di “effetto down” riferendosi al rallentamento cerebrale che possono subire i bambini esposti ad alti livelli di inquinamento. Lo studio pubblicato sulla rivista Epidemiology, dimostra come i piccoli esposti allo smog emesso dal traffico stradale durante il tragitto verso la scuola farebbero più fatica a seguire le lezioni in aula, impiegando più tempo per rispondere alle domande e accusando in generale difficoltà a concentrarsi.
Nelle giornate caratterizzate da picchi elevati di inquinamento atmosferico, aumenta addirittura il rischio di depressione, psicosi, demenze precoci.
Anche l’Università di Torino ha dimostrato che l’inquinamento sarebbe responsabile persino di mutazioni genetiche e alterazioni del DNA.
I numeri dello studio
Lo studio ha interessato un campione di 2.600 alunni tra i 7 e i 10 anni, attraverso dei test di valutazione delle capacità di stare attenti n classe e confrontando i risultati con le oscillazioni nella qualità dell’aria. Sono gli elementi “neurotossici” contenuti nell’aria, spiegano gli esperti, che possono danneggiare il cervello dei bambini.
Prevenire è meglio che curare
Alla luce di tutto ciò ci chiediamo: se l’aria esterna è inquinata, cosa si respira nelle classi dei nostri figli? Nelle scuole sono presenti degli impianti di ventilazione? E se si, vengono sottoposti a una manutenzione periodica e costante?
Filtrare l’aria esterna è fondamentale per la salute.
Gli attuali obblighi normativi prevedono la tutela del benessere degli studenti in senso globale. Entrando nello specifico del Testo Unico Sicurezza, l’Allegato IV al punto 1.9, definisce i requisiti minimi che i luoghi di lavoro devono possedere per poter risultare conformi e quindi garantire condizioni di benessere adeguate.
Il primo aspetto valutato è quello relativo alla aerazione dei luoghi chiusi, che deve essere sempre garantita preferenzialmente con finestre e, qualora non possibile, con impianti di aerazione periodicamente controllati, mantenuti funzionanti in modo da non esporre le persone a correnti d’aria diretta.
Valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi è uno degli aspetti della sicurezza sul lavoro sul quale il Testo unico legifera in modo preciso. Valutare i rischi all’interno di una scuola vuol dire prendere in considerazione tutti gli aspetti definiti dalla normativa e soprattutto le misure da attuare obbligatoriamente per ridurre tali fattori di rischio.
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